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ENEA, firmato l’accordo sul nuovo orario di lavoro con le regole del comparto ricerca

Ulteriore passo avanti nell’applicazione del CCI ENEA 2006-2009 del 24/6/2011 e nel processo di omogeneizzazione della normativa a quella di Comparto

09/09/2011
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Come previsto è ripreso ieri, 7 settembre 2011, il confronto sindacale al tavolo di trattativa ENEA sull’applicazione del CCI 2006/2009 sottoscritto il 24 giugno 2011.

La prima buona notizia, già nota a tutto il personale ENEA ma di cui diamo conto per la prima volta in un comunicato, è che il Collegio dei Revisori dell’ENEA ha certificato il verbale d’intesa del 18 luglio scorso nel quale venivano destinate risorse a trascinamento e in parte sulle carriere (o lo sviluppo professionale), per applicare gli artt. 15, 53 e 54. Come si ricorderà sull’argomento  si era creata una divisione al tavolo fra chi riteneva (non noi) che un accordo su queste materie sarebbe stato deleterio perché avrebbe dovuto “rifare” il giro della certificazione con i ministeri vigilanti e difficilmente avrebbe avuto il semaforo verde, in questa fase di attacco alle retribuzioni pubbliche.

Il Collegio conferma che avevamo ragione noi: essendo destinazione di risorse già certificate e messe a disposizione dall’accordo del 24 giugno 2011, non si rende necessaria nessuna ulteriore certificazione, fatta salva la verifica sulla copertura finanziaria da parte dello stesso Collegio. E’ così è stato!

Nei limiti delle cifre determinate, con l’attuazione del verbale d’intesa del 18 luglio, si miglioreranno gli importi fissi delle varie indennità e sarà possibile, anche se per contingenti limitati, dare attuazione allo sviluppo professionale con le nuove norme del CCNL EPR, con cui si potranno dare risposte positive al problema delle anomale permanenza.

Per il resto abbiamo chiesto lumi sullo stato di avanzamento dei lavori della commissione per l’attribuzione dei profili del nuovo CCNL EPR e di conoscere le diverse disposizioni commissariali che nel frattempo sono state adottate dall’ENEA. L’obiettivo sindacale  è quello di consentire che nel mese di ottobre e non oltre  possano essere erogate in busta paga le nuove retribuzioni degli EPR, con i nuovi profili assegnati.

La commissione ha terminato l’applicazione degli artt. 14, 15 e dei commi 1 e 2 dell’art. 16, del CCI 2006-2009 del 24 giugno 2011 e sono stati raggiunti gli obiettivi attesi per la ricollocazione dei funzionari laureati nel nuovo ordinamento. Adesso resta da effettuare l’assegnazione di un diverso profilo a parità di livello, sulla base di quanto disposto dai successivi commi, da 3 a 8, dell’art. 16.

Resta inteso che l’assegnazione finale al profilo e livello del nuovo ordinamento potrà essere contestata, ove ne sussistessero le condizioni, da parte del lavoratore interessato. I lavori della commissione dovrebbero concludersi il 4 ottobre.

Rispetto alla richiesta avanzata da una parte di ex-tecnologi Enea di livello 9.0 che, in difetto del possesso del titolo di studio richiesto, chiedono la ricollocazione, in sintonia con quanto avvenuto in altri enti, in un profilo diverso da quello “in esaurimento” previsto dalle tabelle d’equiparazione, anche di livello inferiore nell’ambito del nuovo ordinamento, la commissione mantiene per il momento un parere negativo, fatto salva la necessità di un approfondimento ulteriore. Se dovesse infine perdurare un formale parere negativo, non resterebbe che un ricorso al giudice del lavoro per avere una opzione di inquadramento ad altro diverso profilo.

Resta ancora aperta per tutti i neo assunti negli ultimi anni, la questione della ridefinizione e del ricalcolo delle ferie godute, dell’eventuale maturazione dello scatto quadriennale, del TFR spettante. Ciò dipende dall'interpretazione che l’Enea, unica Agenzia nel panorama degli Epr, sta dando della normativa in materia, per cui intenderebbe assegnare la continuità di servizio soltanto ai dipendenti interni vincitori di concorso, ma non agli stabilizzati. Al riguardo ci aspettiamo una riconsiderazione sulla materia, per consentire un trattamento omogeneo a tutti i lavoratori delle questioni rimaste in sospeso.   

Sui lavori della Commissione attendiamo di conoscere le disposizioni commissariali che ne sono scaturite, per una valutazione più circostanziata.

Sono stati poi comunicati gli importi in incremento dell’Indennità di Ente e degli Oneri Specifici che, per effetto delle ulteriori risorse stanziate con il protocollo del 18/7 u.s., andranno in godimento a regime sugli importi mensili: 18 € medi per i livelli I-III e 14 € medi per i livelli IV-VIII. A questi dovranno essere aggiunti gli importi che scaturiranno dalla mancata corresponsione dell’indennità di sede disagiata. Ma per questa materia occorrono ulteriori approfondimenti tecnici perché, come previsto nel protocollo del 18/7/2011, il fondo del salario accessorio e le voci del trattamento accessorio dei livelli I-III, dovranno essere rideterminati tutti al 30/12/2011, tenendo conto di ulteriori economie e arrotondamenti, al fine di ottimizzare al massimo le risorse a disposizione. Per questo è stato riconvocato un tavolo tecnico per il prossimo 16 settembre. 

Infine, ma di particolare rilievo dal punto di vista contrattuale, si è raggiunta l’intesa sull’orario di lavoro, che rappresenta un grande passo avanti nella strada della completa omogeneizzazione della normativa ENEA, con quella in godimento negli altri EPR. L’intesa è stata siglata, oltre che dalla FLC CGIL, anche dalla Fir Cisl, dalla UilRua e dall’Anpri/Cida.

In sostanza questi i punti salienti:

  • l’orario di servizio è per tutti i Centri e per i cinque giorni della settimana di 12 ore, da stabilire in trattativa decentrata nell’arco temporale che va dalle ore 7,00 alle ore 20,00 (tipo 7-19 o 7,30-19.30);
  • L’orario di lavoro è di 36 ore settimanali su 5 giorni, suddivise di norma in 7h e 25m nei giorni dal lunedì al giovedì, e in 6h e 20m il venerdì;
  • La pausa pasto è fissata in tutti i Centri e sedi di lavoro in 30m.
  • Per il personale IV-VIII è fissata una fascia comune di compresenza dalle 10,00 alle 13,00 (3 ore) nei giorni dal lunedì al giovedì, e dalle 10,00 alle 12,30 il venerdì (2ore e 30);
  • Fissate le fasce di compresenza tutto il resto della prestazione lavorativa ricade nella flessibilità e può essere gestita in maniera autonoma dal lavoratore;
  • Ovviamente si attivano le nuove modalità di orario per i R/T che baseranno il computo delle 36 ore settimanale su una base trimestrale, abolendo quindi l’attuale procedura  ADO e rendendo fattiva l’autodeterminazione. I ricercatori possono usufruire di saldi di ore tramite giornate intere fino a 22 giorni. Utilmente è stata  inserita questa possibilità di recupero a giornate con un  massimo di 22 giorni anche per i IV- VIII, fatto salvo che per questi occorre a differenza dei R/T la richiesta di autorizzazione del  responsabile. 
  • In considerazione che le 36 ore settimanali retroagiscono al 1/1/2011, il saldo sulle 36 ore maturate, meno i PSI eventualmente usufruiti, potrà essere utilizzato (anche per le chiusure) fino al 31.03.2012

Le prossime riunioni, già fissate per il 16/9 (tavolo tecnico) e 19/9 (trattativa), ci permetteranno di chiudere la parte sul fondo e sui trattamenti accessori, compresa la destinazione dei 7.710.000 € residui già richiamati nel protocollo d’intesa del 18/7/2011. A seguire si affronterà l’applicazione degli artt. 15, 53 e 54 per quanto riguarda le carriere e lo sviluppo professionale.

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