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ENEA: nessun rilancio, ma un mortificante quarto anno di commissariamento

Sempre peggio la gestione interna. Ferma presa di posizione della FLC CGIL nazionale.

18/10/2012
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Giustamente si è sollevata una larga opposizione ai tentativi contenuti nell’art. 11 del DDL stabilità di riorganizzare, con un colpo di mano, senza alcun investimento, senza alcun disegno organico, senza la necessaria trasparenza e partecipazione, il sistema della ricerca Italiano.

Ancora una volta si parla di ricerca secondo logiche di tagli e non logiche di sviluppo per il Paese, come sarebbe necessario per invertire una crisi evidentemente strutturale. Ancora più urgente, dunque, è l’esigenza di continuare l’iniziativa per riposizionare l’ENEA con piena dignità nell’alveo degli Enti Pubblici di ricerca.

Mentre le lavoratrici e i lavoratori degli EPR manifestano perché sono stati colpiti la capacità di autogoverno e gli spazi di democrazia, all’ENEA queste prerogative sono state, di fatto, cancellate da tre anni di commissariamento, che per durata e concentrazione dei poteri non trova riscontro nel panorama degli enti pubblici del nostro Paese.

Il MISE continua a non essere in grado attuare quanto previsto dalle leggi, sollecitato sul problema del riordino e del superamento della fase commissariale, anche dalla Corte dei Conti, travolto dal turbinio degli ultimi giorni in cui si è ventilato un passaggio al MIUR, pur sottoforma di Agenzia Tecnologica, alla fine si è inventata l’ennesima proroga commissariale che lascia l’ENEA ancora nel limbo.

La FLC CGIL non condivide la decisione di riconfermare per il quarto anno consecutivo il commissariamento in capo all’ing. Lelli e rilancia con grande rilievo l’esigenza che anche l’ENEA abbia una governance democratica e all'altezza della sua missione.

Riteniamo che la scelta del commissariamento confermi l’ambiguità con cui il MISE affronta lo stesso tema della Ricerca in campo energetico a cui si lega anche una parte importante del rilancio dell’Enea. Infatti, se nella prima bozza del nuovo piano energetico SEN (Strategia Energetica Nazionale) illustrato dal Ministro Passera il ruolo della ricerca non veniva citato, nell’ultima versione l’ENEA riappare con evidenza e con un ruolo di ricerca, ma viene collocata in una concezione dell’energia riduttiva e conservatrice, che sottovaluta importanti filoni di ricerca e che appare staccata dai fattori sociali e ambientali e dai processi di innovazione che possono prefigurare un nuovo modello di sviluppo sostenibile.

In questo contesto che vede la FLC CGIL non rassegnata al destino di mortificazione delle potenzialità dell’Ente ci appare ancora più sorprendente l'atteggiamento di soddisfazione del commissario che per primo dovrebbe insorgere contro una scelta di comodo.

Per queste ragioni è importante che l’ENEA, come tutti gli altri Enti non vigilati dal MIUR, partecipi a pieno titolo al processo propositivo che si può avviare verso le Istituzioni e la politica, al fine di un tentare un rilancio complessivo e un riordino unitario della ricerca pubblica, fuori dalle logiche della spending review contemplate nell’art 11, recuperando, per l'ENEA, quanto di buono vi era nella legge di riordino. In sostanza ogni processo di riposizionamento dell’Ente non può essere delegato alle ristrette logiche del Mise, ma deve vedere l’Enea insieme e contestualmente agli altri enti di ricerca.

Il Comitato di Ente dell’ENEA, riunito oggi insieme alla Segreteria Nazionale FLC CGIL, in modo convinto ed unanime ha confermato tutte le criticità più volte rimarcate nell'attuale gestione dell’ente. Vogliamo riaffermare il nostro impegno ad operare per un rilancio dell’ENEA a pieno titolo fra gli enti di ricerca pubblici, in grado di gestire in piena autonomia i propri piani di ricerca e di sviluppare le proprie potenzialità.

Resta la critica radicale per i numerosi atti di gestione unilaterale che si sono compiuti anche nel periodo più recente e per la determinazione con cui si è preferito spaccare il personale, realizzando disparità di trattamento salariali eclatanti, attraverso indennità di rilievo date a pioggia e senza la minima valutazione di merito. Resta, allo stesso tempo, la determinazione a tutelare gli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori dell’ENEA attraverso la nostra azione quotidiana e l’esercizio di tutte le nostre prerogative sindacali all’interno e all’esterno dell’ente.

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