Interessante iniziativa in CGIL da parte della Coalizione Clima di cui fa parte anche la FLC CGIL insieme a molteplici associazioni ambientaliste e confederazioni sinadacali. Si tratta dei Sussidi Ambientalmente Dannosi (SAD) che lo stato continua ad erogare in vari settori produttivi; invece di innovazione, infatti, si sono compensati nei decenni scorsi utilizzi di materiali che poi sono risultati dannosi per l'ambiente fino ad arrivare a ben 15 miliardi.
La materia, ora che si è in emergenza climatica, non è di facile soluzione per l'impatto sociale in settori che sono stati fatti crescere con questi incentivi; peraltro sono note le continue divergenze sulla materia all'interno delle coalizioni governative di questi ultimi anni. Qualcosa si deve comunque fare per eliminare questi sussidi dannosi, ma occorre anche mettere in campo misure per tutelare l’occupazione e rimodulare gli incentivi verso l’innovazione nei settori produttivi coinvolti (trasporti, agricoltura, energia, ecc.). Per approfondire la materia è stato promosso un interessante seminario lunedì 11 novembre nella sede nazionale della CGIL. La comunicazione introduttiva sarà del Prof. Aldo Ravazzi, uno dei principali esperti sulla materia.
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Lunedì 11 novembre 2019
Sala Simon Weil c/o Cgil nazionale C.so d'Italia, 25 Roma
Seminario di approfondimento della Coalizione Clima:
“Come eliminare i Sussidi Ambientalmente Dannosi (SAD), evitando che le misure necessarie abbiano ricadute sociali negative e minimizzando gli impatti negativi sull'occupazione e su specifici settori (agricoltura, trasporti, ecc.)".
Ore 10
Comunicazione introduttiva del Prof. Aldo Ravazzi, Esperto italiano presso i gruppi economia e ambiente, green growth, green economy e sviluppo sostenibile (OCSE e Commissione Europea)
a seguire interventi e considerazioni dei rappresentati delle organizzazioni aderenti alla Coalizione Clima.
Lo scopo della giornata non è quello di arrivare a conclusioni operative, condivise da tutti i partecipanti, sui percorsi per il progressivo superamento di questi sussidi. Piuttosto quello di socializzare i reali termini delle questioni, partendo dal catalogo e dalla consultazione in corso da parte del Ministero dell'ambiente, ed in particolare confrontarsi sulle oggettive difficoltà presenti negli specifici settori (energia, trasporti, agricoltura, ecc.) e indicare possibili alternative.