Ci risiamo! Come nella peggiore tradizione dell’Ente (blitz estivi e prenatalizi) i vertici istituzionali dell’ENEA danno luogo all'ennesima manfrina : dimissioni del Direttore Generale (tra l’altro già facente funzioni), paralisi del Consiglio di Amministrazione, avvitato in una spirale continua di polemiche e di beghe di basso profilo, dettate da logiche di potere e di padrinaggio politico.
Un Ente strategico per il Paese viene ridotto a terreno di zuffa per le poltrone e scorribande politiche; ma soprattutto 3200 dipendenti di elevate competenze e professionalità vengono sistematicamente bypassati da scelte affatto trasparenti che riguardano il loro futuro.
In questo quadro sempre più confuso e degradato in cui versa l’Ente (certamente dovuto alla irresponsabilità dei vertici) è emblematico il totale stravolgimento di un corretto modello di relazioni sindacali, che ha portato CGIL, CISL, UIL E CISAL a far ricorso alle procedure previste dall’art. 28 della Legge 300/70 (Comportamento antisindacale), per costringere l’ENEA ad applicare accordi già sottoscritti e ratificati.
Diciamo basta alle polemiche strumentali ed alle logiche improntate ad interessi particolari o addirittura personali; chiediamo al personale dell’ENEA un appoggio pieno per portare avanti le vere e legittime battaglie: il rinnovo del contratto (ormai scaduto da 2 anni e mezzo); un piano di assunzioni "vero" per affrontare i problemi del precariato; una programmazione oculata ed efficace delle attività che possa concretamente rilanciare l’Ente nel panorama della ricerca pubblica.
Roma, 30 Luglio 2004
Il Coordinatore Nazionale