Certamente le numerose assunzioni attuate in questi mesi hanno in parte frenato gli incontri tecnici che si erano stabiliti per mettere meglio a fuoco le tematiche del contratto integrativo da aprire. Ma il personale avverte l’urgenza di un salto di qualità nella gestione del personale e di una velocizzazione degli incontri con l’obiettivo di chiudere prima delle ferie. Intanto le OO.SS. faranno il punto sulla questione assunzioni e anche sulla situazione degli assegni di ricerca che, a differenza dei Td, appare ancora critica. In questi mesi molte tematiche si sono accumulate. Poi come al solito non mancano punte apicali di burocratismo. Per esempio, su assunzioni da concorso in data 3 dicembre, è un lunedì, ad assegnisti in servizio è stato tolta inspiegabilmente la paga del sabato e della domenica. Pochi spiccioli per segnalare la direzione preferita degli sforzi dell’Ente. Va segnalato che è rimasta inevasa la richiesta di trasparenza su formazione e dottorati di ricerca interni che vedono una gestione assolutamente non trasparente e discrezionale. Costituendo tuttavia occasione potenziale di sviluppo professionale queste pratiche sono incompatibili anche con le impostazioni dell’Anticorruzione.
Le OO.SS. hanno ieri richiesto oltre alla calendarizzazione degli incontri:
Il comunicato unitario di FLC CGIL, CISL, UIL Scuola RUA sul contratto integrativo ENEA
Velocizzare le trattative sull’integrativo. Per le OO.SS. le priorità sono la valorizzazione del personale, fin qui trascurata dall’ente, e un’organizzazione del lavoro adeguata ad un ente di ricerca
Riparte la consultazione nei centri sui temi dell’integrativo. Nei prossimi giorni il calendario degli incontri col personale.
Mercoledì 13 riprendono gli incontri tecnici preliminari alla trattativa sul contratto integrativo. Pur ritenendo necessario il completamento del piano di assunzioni, non è più giustificabile un ritardo così lungo su temi di interesse del personale da parte dell’amministrazione.
Siamo, comunque, al di sotto delle possibili assunzioni previste dalla legge 218/2016 anche per l’ENEA e la necessità di ovviare al sottodimensionamento di collaboratori tecnici e amministrativi nei laboratori e nella gestione resta una priorità non soddisfatta.
Le OO.SS rivendicano con orgoglio il merito della buona risposta al precariato interno, data con le recenti assunzioni, ricordando come persino le difficili e singhiozzanti proroghe siano sempre state oggetto di faticose dialettiche con un vertice che già nel 2015 voleva “mandare a casa” un terzo di coloro che oggi finalmente hanno un contratto a tempo indeterminato e che erano già nell’Ente (primi tra tutti i colleghi del “tecnopolo”).
In relazione alla convocazione del 13 p.v., si prende atto che la tempistica che si era prevista per un utile approccio tecnico, preliminare alle materie dell’integrativo, è stata stravolta e disattesa dall’Enea.
Le OO.SS. ritengono che la fase degli incontri tecnici debba concludersi entro poche settimane per fare in modo che per l'integrativo possa entrare nel vivo già ai primi di aprile e chiudersi in tempi utili prima delle ferie.
Proporremo un nostro calendario.
Ricordiamo che l'integrativo prevede un rapporto di concertazione e tempi certi e che in ogni rapporto con le OO.SS. le posizioni interlocutorie che si assumono al tavolo non dovrebbero essere oggetto di strumentalizzazione.
Siamo stupiti di conoscere posizioni dell'ente attraverso altre fonti anche su dati relativi al fabbisogno (le OO.SS hanno dovuto ricorrere all’ accesso agli atti).
Ribadiamo il nostro dissenso sull’esclusione di nove assegni di ricerca dal processo di stabilizzazione di cui al comma 2 legge “Madia”. Ben motivata appare, invece, la protesta unitaria che emerge dal Centro della Trisaia.
Vi sono altre tematiche aperte che vanno finalizzate oltre all’integrativo, per esempio il telelavoro e lavoro agile. Inoltre abbiamo chiesto anche informazioni di dettaglio sulla situazione degli Assegnisti in possesso dei requisiti del comma due della Madia.
Le OO.SS hanno già fatto presente che gli scorrimenti su graduatorie diverse stanno creando disagi di collocazione nei centri.
È stata richiesta una documentazione analitica sulle risorse disponibili per i passaggi di livello compreso il recupero delle quote di accessorio “lasciate” alla quiescenza anche per il primi tre livelli .
Evidenziamo che il CNR ha deciso di riapplicare l'art 15 dopo una sentenza sopravvenuta e chiediamo all’ENEA di fare altrettanto.