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L'ENEA manda a casa i precari

L'ente teme che dopo anni di precariato qualcuno possa in futuro avanzare addirittura la "pretesa" di lavorare con pieni diritti!

04/12/2012
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Questo è lo sconfortante esito della riunione odierna con la delegazione trattante sul merito dei contratti a termine in scadenza, che fa da contraltare al fatto positivo delle nuove assunzioni finalmente in corso dopo una estenuante attesa. Mentre negli altri enti di ricerca ci si prodiga nel cercare soluzioni che consentano di mantenere le professionalità in essere,  nelle more delle difficoltà normative e dei vincoli imposti al reclutamento nella Pubblica Amministrazione, all’ENEA il commissario “rinnovato” continua la sua politica pilatesca sul personale e decide che può rinunciare al personale su cui si è investito in termini di formazione, lasciando che i contratti in scadenza vadano alla loro naturale chiusura, senza tentare di salvaguardare concretamente, e non a parole, con proroghe o rinnovi questi contratti.  

Il problema è appunto lo strumento che si può adottare per prorogare tali contratti senza incappare nelle norme sanzionatorie previste dalla 368/01, a tutela del lavoratore, contro la reiterazione ingiustificata di più contratti a termine.

Contrariamente a quanto in precedenza proposto e garantito, l’Ente non intende più rinnovare i contratti in scadenza con proprio “atto amministrativo” avvalendosi dello strumento contrattuale EPR che consente di allungare la loro durata sino a 5 anni, rispetto ai 3 previsti dal vecchio CCNL Enea; neanche raccogliendo quanto suggerito al tavolo dalle OO.SS., attraverso la stipula di apposito Contratto Integrativo, ai sensi dell’art. 5 c. 4-bis della L 368/2001, con cui derogare ai limiti di legge e contrattuali in materia di rinnovi dei contratti, come fatto in altri enti come INVALSI e INGV.

Si vorrebbe giustificare tale scelta con la necessità di ulteriore chiarezza in materia, dagli esiti dell’incontro odierno al tavolo confederale con il Ministro Patroni Griffi e dall’emanazione dell’atto di indirizzo, in corso di formalizzazione, da inviare all’ARAN per la stipula di un accordo quadro con le OO.SS., per l’armonizzazione della norme introdotte dalla riforma Fornero in materia di contratti flessibili nella pubblica amministrazione. Ma, ribadiamo, mentre in altri enti è in discussione e in contenzioso il rinnovo oltre i 5 anni, all’Enea si tratta di rinnovo dopo i tre anni e il Commissario se vuole ha già gli strumenti contrattuali disponibili.

Il risultato è che già diversi lavoratori in questi ultimi giorni, a causa dell’inerzia dell’Ente, sono tornati a casa alla scadenza del loro contratto triennale e non si è in grado di sapere se e quando potranno essere di nuovo assunti! Stessa sorte si prevede per le successive scadenze.

Intanto l’Ente, che da un lato espelle i precari, bandisce ancora concorsi per reclutare 16 posizioni con contratto a tempo determinato (su cui colpevolmente non è stata data alcuna informativa alle OO.SS.). L’unico fatto positivo è che con queste nuovi bandi, in cui i ricercatori e tecnologi TD sono “finalmente” (la normalità all’Enea è una eccezione) assunti al 3 livello, si riconosce di fatto la stortura precedente di inquadrarli come “funzionari di amministrazione” di quarto e addirittura di quinto livello, per fare cassa. Adesso, come emerso anche al tavolo in Prefettura con la Regione Emilia, si tratta di rimediare su tutti i ricercatori Td Enea garantendo loro la pienezza dei diritti contrattuali, giacché le tabelle di equiparazione come ogni articolo contrattuale si applicano integralmente anche ai Td.  Questa è una richiesta che la FLC CGIL porta avanti da mesi e non vorremmo che anche su questo si apra un contenzioso.  

Mentre il governo si pone il problema del rinnovo dei 250.000 precari della pubblica amministrazione in scadenza entro la fine dell’anno, il Commissario, evidentemente poco interessato al problema, manda quindi a casa i suoi precari. Dopo la pietosa “performance” sui criteri creativi, che hanno penalizzato professionalità consolidate da anni, per lo scorrimento delle graduatorie dei 63 idonei da assumere (anche attraverso call center), ora si aggiunge quella ancora più triste dei precari a casa, il cui mancato rinnovo è anche una perdita professionale per l’ente.  

Appare evidente che non ci possiamo rassegnare a questa ulteriore puntata gestionale da parte dell’Ente, caratterizzata da una espulsione graduale di gran parte del precariato ormai  formato attraverso la pratica silenziosa del non rinnovo di contratti ed assegni.   

Per il resto ci è stata data l’informativa sulle assunzioni in corso, oggi dovrebbero essere stati assunti tra le 80 e le 90 unità fra i 118 vincitori di concorso, che si vanno ad aggiungere a quelle fatte il 15/11 scorso. A tutti i neo  assunti la FLC CGIL porge il suo più sentito benvenuto.

In relazione alle assunzioni in corso, inoltre, ci sono all’Enea i primi dati sulle rinunce (23), suscettibili di essere modificati. Si tratta al momento di 18 rinunce e 2 decadenze dal diritto al reclutamento, fra i 118 vincitori, che daranno luogo ad ulteriori scorrimenti dalle rispettive graduatorie, mentre si ha contezza al momento di 3 rinunce fra i 63 idonei, ma il dato è modificabile fino al 17 dicembre, data entro la quale è prevista l’assunzione degli idonei.

Infine, 7 vincitori hanno chiesto ed ottenuto il differimento della data di assunzione per motivi oggettivi di impedimento.

Qualora le assunzioni non saranno ultimate entro il 17 Dicembre, l’Ente si sta attrezzando per utilizzare anche il 31/12 come ultimo giorno per consentire il loro perfezionamento, data ultima anche a norma di legge per le assunzioni del turnover 2009 e 2010. 

Vista la grave confusione sul tema del precariato e l’orientamento negativo dell’Ente sul tema delle proroghe e rinnovi dei contratti in scadenza, ma anche la scarsa attenzione della delegazione dell’ente al diritto all’informazione preventiva in tema di reclutamento, il tavolo sindacale ha chiesto ai sensi dell’art. 33 del CCNL il monitoraggio di tutti i contratti in essere e delle forme di lavoro flessibile (td, assegni di ricerca, co.co.co.) e delle loro scadenze, per intervenire a tutela del precariato esistente. 

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Le rinunce sulle assunzioni in corso (23)

Diplomati tecnici 6 rinunce: 2 A1 (2 vincitori + 1 mancato presa servizio) - 1 C1 - 3 E1

Diplomati amministrativi 2  rinunce su posizione 01 (1 vincitore+1 idoneo scorrimento)

Laureati tecnici: 12 rinunce B1 (decadenza) - C1 (decadenza) - D1 (rinuncia) - E1 (idoneo) - G1 (rinuncia) - O1 idoneo (scorrimento) -  Q4 (3 rinunce + 1 mancato servizio) - S2 (rinunce)

Laureati amministrativi 3 rinunce  1AA - 1 CC (mancato servizio) - 1DD

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