Roma, 24 Maggio 2005
COMUNICATO
Si è svolto oggi, 24 maggio, a Roma presso Palazzo Vidoni, un numeroso presidio delle lavoratrici e dei lavoratori degli enti pubblici di ricerca e dell’ENEA, organizzato dalle Organizzazioni sindacali FLC CGIL, CISL FIR e UILPA-UR, per sollecitare il rinnovo del contratto scaduto ormai dal 31 dicembre 2001. Il Dipartimento della Funzione Pubblica ha ricevuto una delegazione di rappresentanti sindacali e lavoratrici e lavoratori, ed ha illustrato le motivazioni del ritardo, assicurando di aver fatto quanto possibile per il Dipartimento stesso, distribuendo parte delle responsabilità sul Comitato di settore e sul Ministero dell’economia e delle finanze. Alle proteste dei rappresentanti sindacali sulla necessità di stringere i tempi, fissando date certe per l’emanazione dell’atto di indirizzo (ora nuovamente al controllo del Ministero dell’economia) e l’apertura delle trattative presso l’Aran, il Dipartimento ha dichiarato di prevedere che la seconda riunione del Consiglio dei Ministri, programmata all’inizio di giugno, dovrebbe approvare l’atto di indirizzo e che intanto il Dipartimento avrebbe sollecitato l’Aran a convocare le delegazioni sindacali, al fine di evitare ritardi per i tempi tecnici.
La delegazione sindacale ha sottolineato le difficoltà che l’intero comparto ricerca incontra causa il perdurare del blocco delle assunzioni e il conseguente ampliamento del ricorso a forme di lavoro precario e le problematiche concernenti le tabelle equiparative che alcuni enti di ricerca devono adottare per applicare correttamente il contratto ricerca a quei dipendenti che provengono da altri comparti.
Su questi argomenti il Dipartimento si è impegnato a fissare un incontro la prossima settimana.
Complessivamente le risposte del Dipartimento sono state programmatiche e prive di certezze sia sui tempi che sui contenuti, e quindi deve continuare la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori.
Le iniziative che FLC-CGIL, CISL-FIR e UILPA-UR stanno concordando sono tese a seguire con attenzione le fasi che consentono l’apertura delle trattative: vanno sollecitati i Presidenti di tutti gli Enti, con iniziative aziendali in concomitanza delle riunioni dei Consigli di Amministrazione degli Enti, verranno tenuti un presidio davanti a Palazzo Chigi, in concomitanza con la seduta del Consiglio dei Ministri che deve approvare l’atto di indirizzo, e altri presidi davanti al Ministero dell’economia e delle finanze e del Dipartimento Funzione Pubblica per sollecitare l’adempimento degli impegni assunti. Di tali iniziative sarà data tempestiva informazione alle lavoratrici ed ai lavoratori.
FLC CGIL - CISL FIR - UIL PA UR