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ENEA: l’accordo di febbraio si allontana, i ministeri vigilanti “prendono ancora tempo”, ma i lavoratori non possono aspettare!

Resoconto della riunione tecnica del 17 giugno 2020.

20/06/2020
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Già dall’ordine del giorno di convocazione della riunione era stata annunciata la risposta ai sensi dell’art. 40-bis del DLgs 165/2001 da parte dei soggetti asseveranti, il Dipartimento della Funzione Pubblica e ICOP, circa l’ipotesi di Contratto Integrativo 2016-2018, firmata a febbraio scorso. Nel corso della riunione è stata resa nota la risposta che, sostanzialmente, avendo sospeso la tempistica necessaria per i rilievi, è servita come scusa per prendere ulteriore tempo e far decadere così il termine di prescrizione dei 60 giorni dalla firma dell’ipotesi, laddove in assenza di rilievi le parti avrebbero potuto procedere alla sottoscrizione come da silenzio assenzo. Termine già prorogato da uno dei vari decreti emanati durante la pandemia al 16 giugno. Guarda caso la risposta del Dipartimento della Funzione Pubblica e la connessa del MEF-ICOP è del 15 giugno! Nel merito i vigilanti rinviano all’esito di un incontro con l’ENEA per la verifica di alcuni punti del CCI e sulla costituzione del Fondo ad esso collegato, che si terrà nei prossimi giorni.

Successivamente è proseguita la discussione sul tema della Indennità delle Funzioni Tecniche, il cui testo è in fase di definizione come dalle riunioni scorse. Come da nostra richiesta, si è concordato che parte delle risorse possa essere utilizzato per tirocini formativi e dottorati di ricerca finalizzati. È stato definito il tetto massimo di indennità annuale percepibile in prima applicazione pari a circa 6.111,00 euro corrispondenti alla media ponderata della retribuzione iniziale di tutti i profili professionali. Tale tetto potrà essere successivamente modificato in base all’esito della prima applicazione che si terrà al tavolo.

Si è passati poi alla definizione dei punteggi da assegnare a Formazione e Titoli abbinati all’applicazione degli artt. 53 e 54 (passaggi di posizione economica per i livelli apicali di ogni profilo; passaggi di livello all’interno di ogni profilo). Per quanto riguarda la formazione si è deciso di prevedere la valorizzazione della cosiddetta formazione in campo, riconoscendo specificatamente all’inquadramento nel livello/gradino un valore che va da 4 punti (fino al 2006), 3 (dal 2007-2010), 1 punto (dal 2011-2014), 0 punti (dal 2015). Ulteriore punteggio maturato a seguito di corsi di formazione (0,5 punti per corsi inferiori a 3 giorni, 1 punto per corsi di 3 giorni e superiori). Tra i corsi sono inclusi anche quelli previsti obbligatoriamente dall’Ente. Per quanto riguarda i titoli dovrebbero essere assegnati 2 punti per coloro che hanno un titolo di studio superiore a quello richiesto per il profilo di appartenenza, 1 punto per specializzazioni e master, 1 punto per dottorati, 0,5 per pubblicazioni, rapporti tecnici, report, ecc. 1 punto per i possessori di patenti specialistiche (esempio conduzione impianti nucleari), poi una serie di punteggi per altre attività svolte dai lavoratori. La griglia dei titoli è la stessa per tutti i profili e non ha limite nel numero di titoli e corsi da presentare. Comunque i dettagli di tali punteggi dovranno ancora essere confermati in sede ulteriore di riunione tecnica.

Orario di lavoro in LAG e in presenza: nel caso in cui un lavoratore debba rendere una frazione oraria della propria giornata di lavoro in presenza in sede, abbiamo chiesto chiarimenti su come dovrà essere considerato il complemento orario per arrivare alle teoriche 7,12 giornaliere. È stato chiarito che il LAG copre il resto della giornata di lavoro a condizione che il lavoratore si rechi in sede per esplicite esigenze che richiedono poche ore di presenza. Restano validi i principi per cui per le prestazioni lavorative in sede, chi non copre l’orario medio giornaliero, dovrà giustificare l’eventuale orario a debito o a credito con permessi o cumuli orari.

La riunione è stata aggiornata al prossimo 7 luglio, tanto, viste le interlocuzioni con ICOP e Dipartimento della Funzione Pubblica, di tempo prima che si possa arrivare alla sottoscrizione del Contratto Integrativo 2016-2018 e passare quindi alla sua applicazione, ce n’è MOLTO!

La FLC CGIL ritiene inaccettabile questo ritardo e confida che l’Enea sappia mettere in moto tutte le proprie capacità di persuasione per arrivare quanto prima alla riunione con gli organi vigilanti e quindi sbloccare il contratto integrativo e con esso l’applicazione degli istituti contrattuali previsti: premialità, arretrati di accessorio, procedure selettive per art. 53 e 54, IVP, ecc…

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