La FLC CGIL comunica con lettera formale indirizzata ai vertici aziendali, la propria decisione di non partecipare alla riunione odierna, convocata dall'ENEA e avente ad oggetto genericamente i “Servizi Aziendali”. Basta con la riproposizione di riunioni inutili e inconcludenti, dove l'obiettivo vero è quello di esautorare la trattativa decentrata e il ruolo delle RSU, nonché le numerose vertenze “locali” intraprese contro la politica “suicida” dei tagli all’indotto, ai servizi e alle attività. Ciò è tanto vero alla luce della grande manifestazione del 5 maggio scorso, nella quale è stata posta al Ministero dello Sviluppo Economico, fra le altre questioni, quella della necessità di superare il commissariamento dell'Ente, passaggio necessario per un rilancio complessivo dell'ENEA.
A questo si aggiunge il teatrino del Contratto Collettivo Integrativo ENEA 2006-2009, del quale, come per la tela di Penelope, sembra non avvicinarsi mai la fine con la sua sottoscrizione, nonostante le numerose rassicurazioni. Siamo ormai a più di 5 mesi dalla firma dell'Ipotesi di accordo e i lavoratori non possono più aspettare. Questo ritardo ingiustificato chiama in causa direttamente i vertici dell'Ente che, nonostante le “frequentazioni” dei palazzi governativi, non sono riusciti ad assicurare ad oggi il pieno inserimento dei lavoratori ENEA nel Comparto della Ricerca.
L'ENEA convochi immediatamente le parti per la sottoscrizione del Contratto Integrativo 2006-2009, a questo punto può farlo! E poi si parta subito per la sua migliore applicazione.
Sui Servizi Aziendali, come già detto, la FLC CGIL ritiene che in assenza di importanti novità sul tema dei tagli, appare francamente inutile una convocazione di riunione specifica. Ora, almeno per quanto di conoscenza, non essendoci novità in grado di mutare il quadro dei tagli ai servizi, conseguenza della sforbiciata dei 30 mln di € al bilancio, non si capisce di cosa si dovrebbe discutere; o per quale ragione la FLC CGIL dovrebbe mutare atteggiamento nei confronti di una discussione per la quale, già in passato, ha manifestato la propria contrarietà, in assenza di un “diverso” atteggiamento da parte dell'Ente sui tagli, che ad oggi non c'è!
La manifestazione del 5 maggio non è stata un punto di arrivo, ma segnala invece che è cresciuta la consapevolezza tra il personale della necessità di una svolta, per dare un assetto nuovo e per il rientro dei tagli. Obiettivi che restano prioritari, anche di fronte a chi preferisce un eterno status quo.
A questo si deve aggiungere il comportamento autoritario e insensibile (nonché di ingerenza anche nelle questioni di rappresentanza) avuto da molti dei responsabili dei Centri Enea nei confronti delle richieste sindacali e delle RSU, su come affrontare la questione dei tagli, che certo non aiuta a dare senso ad una riunione sui servizi aziendali. Questione che, riaffermiamo, non può esaurirsi in un tavolo nazionale, perché non può prescindere dal protagonismo e dal ruolo positivo delle RSU. Il fatto che diverse Direttori non siano in grado di gestire relazioni costruttive nemmeno sulle chiusure, nemmeno sui ticket dovuti, nemmeno sui livelli minimi di trasparenza richiesta sulle spese e nemmeno su quella dovuta ed assicurata sulla mensa, segnala in modo evidente la crisi anche di questo tipo di strutture sempre più burocratiche e di matrice prefettizia, ma sempre meno legate alle esigenze delle attività e dei lavoratori dei diversi centri.
Sul Contratto Collettivo Integrativo ENEA 2006-2009, di cui da oltre 5 mesi si attende la chiusura, siamo all'ennesimo rincorrersi di voci che danno per imminente il ritorno delle note dei Ministeri competenti, MEF e Dipartimento Funzione Pubblica, con relativa autorizzazione per la stipula definitiva del Contratto. A questo si aggiunge che le osservazioni pervenute dai ministeri all'Ipotesi di accordo del 18 dicembre, sono arrivate dopo i 60 giorni previsti dalla normativa per la certificazione, decorsi i quali varrebbe il meccanismo del silenzio assenso per la sottoscrizione del contratto, senza attendere ulteriori “autorizzazioni” da parte di terzi.
Ma se ad oggi il Contratto continua ad essere Ipotesi di accordo e a non essere applicato, ci sono le ragioni per chiudere questa vicenda e andare alla sua sottoscrizione. La FLC CGIL chiede all'Ente di avvalersi del silenzio assenso e di convocare con la massima urgenza una riunione per la sottoscrizione definitiva del Contratto Integrativo 2006-2009.
Per queste ragioni non ha alcun senso la partecipazione alla riunione odierna. La FLC CGIL ritiene che la priorità per tutti debba essere la chiusura immediata del Contratto Integrativo, che può rappresentare un punto di svolta per il futuro dell'ente, per affrontare le sfide del “nuovo” ENEA e per rilanciare la battaglia alla precarietà, che è la vera emergenza da affrontare.
Su questo ultimo punto, come in altri EPR, si è richiesto da tempo un tavolo specifico per arrivare anche ad un protocollo di intesa con le OO.SS. sul tema della precarietà, su come procedere al suo riassorbimento, evitando di danneggiare le attività e le competenze acquisite, ma soprattutto di stressare inutilmente i colleghi precari. Ma al momento, mentre il governo prepara nuovi tagli alla ricerca pubblica e alle prerogative della contrattazione, all’ENEA l’unica cosa che sembra contare è far fare più ferie ai dipendenti!