Federazione Lavoratori della Conoscenza
Roma, 25 Febbraio 2005
Al Presidente ENEA
Prof. Carlo Rubbia
Al CdA ENEA
Sede Centrale – Roma
Oggetto: Proroga incarichi attuale struttura organizzativa
Siamo venuti a conoscenza che il CdA si appresta a varare lunedì 28 febbraio p.v. un’ulteriore proroga della struttura organizzativa ENEA, nelle more dell’approvazione definitiva da parte dei Ministeri competenti del Regolamento di organizzazione e funzionamento dell’Ente (ex art. 20 del D.Lgs. n. 257/2003 di riordino dell’ENEA).
Premesso che abbiamo, congiuntamente alle altre OO.SS., già formalizzato rilievi fortemente critici sul Regolamento approvato dal CdA, lamentando inoltre la mancata (ma dovuta) preventiva informazione e soprattutto rilevandone profili di illegittimità, riteniamo un fatto estremamente negativo procedere ad una sorta di "sanatoria" di quegli incarichi spesso conferiti in modo clandestino, con lettere ad personam e procedure sistematicamente bypassate.
Infatti, con l’alibi dell’esigenza di assicurare la continuità di funzionamento dell’Ente e di agevolare il processo di ristrutturazione, con una delibera omnicomprensiva si tenta di legittimare incarichi di terzo livello, non previsti né dalle ultime leggi di riforma né da apposite deliberazioni; addirittura alcuni di questi incarichi risalgono ad una Nota interna del 1993 e molti sono ancora ad interim!.
Particolarmente grave ci sembra il fatto che su questa materia ci erano state formalmente fornite ampie rassicurazioni dall’attuale DG (allora facente funzioni) circa il fatto che si trattasse soltanto di una ripartizione del personale e che non si sarebbe prodotta una artificiosa proliferazione degli incarichi, attraverso la sigla "coordinamento funzionale e gestionale Centri", del tutto inappropriata per un Ente di ricerca scientifica e tecnologica e soprattutto che investe anche personale non legittimato (per profilo, per livello e per competenze specifiche) dalla vigente normativa ENEA.
Auspichiamo, quindi, una preventiva e puntuale verifica sugli incarichi in scadenza , per evitare che alcuni settori della dirigenza, approfittando cinicamente del momento di difficoltà, costruiscano impropriamente veri e propri feudi, con inevitabili ricadute negative sull’organizzazione del lavoro, soprattutto con un personale già disorientato per le note vicende interne ed esasperato per i forti ritardi nell’attuazione degli istituti contrattuali e per il mancato rinnovo del CCNL.
Riservandoci di ricorrere contro eventuali generalizzazione di incarichi che vanno al di là delle normali proroghe di incarichi già deliberati dal CdA e che non rispettino i criteri di trasparenza e legittimità e le procedure previsti dal D.Lgs. n. 165/2001, porgiamo distinti saluti
Il Coordinatore Nazionale ENEA